iove, finalmente piove. Strano a dirlo, ma è proprio così. In questo giro d’Irlanda il tempo è stato sempre buono con noi e la vera Irlanda piovosa non si era ancora fatta vedere. Siamo un po’ indietro con i nostri racconti di viaggio e ci rifacciamo questa sera, alla luce della nostra Mazda 121, mentre il tamburellare costante delle gocce sul tettuccio ci tiene compagnia.
Ieri l’alba ci ha svegliati sulle rive di Knockferry, con dei colori bellissimo che mi hanno messo di buon umore, già alle 6 del mattino! È strano a dirlo ma…ci siamo rigirati e abbiamo dormito un altro pochino.
La sera prima ero un po’ turbato e di cattivo umore, ma la mattina era iniziata bene e ci siamo concessi una colazione a Galway in un lunedì di festa, con pochissimo caffè aperti. Di Galway ho questa immagine particolare: affollatissima di sera, ma io non dell’umore giusto…e deserta e piena di sole di mattina.
Forse molto poco per descriverla…ma potrei aggiungere un Tony dal passo lento con i suoi soliti problemi con una che per me non lo merita e che lo fa stare bene e male troppo facilmente…ma questa è un’altra storia.
Io ormai avevo tolto di mezzo qualsiasi pensiero ed ero pronto a seguire la strada. Nessun posto per fare il bagno nell’oceano: troppa torba nel Sud del Connemara, ma partiti in quinta con Tony spericolato rallista e io ottimo navigatore, nonché addetto al freno a mano, abbiamo incontrato una regione affascinante, dai bei laghetti viola, i cottage e il terreno acerbo.
Con “What is love” sparato a palla, non so che velocità abbiamo toccato, ma so quanto ci siamo divertiti tirando al massimo la nostra ‘invincibile Mazda’…prima di concederci un rigenerante bagno in un laghetto fantasticamente dai riflessi viola. Siamo due pazzi, ma è bello così …soprattutto lontani da docce e comodità.
La strada ci reclamava e tra panini, pomodoro e Philadelphia, preparati durante la frettolosa guida di Tony, siamo giunti a Sligo, lasciandoci alle spalle un Connemara da fiaba.
Si Sligo non se ne parla molto, ma abbiamo scoperto della cascate e un castello in riva all’oceano e delle montagne molto dolci che si affacciano ad una valle verde che volge verso le acque schiumose dell’Atlantico. Tony era troppo pensieroso e abbiamo parlato molto delle nostre situazioni, a volte molto simili per la loro confusione.
Prima di un’ottima cena a base di pesce, ci siamo goduti il tramonto più bello e pulito…di quelli che senti ‘splash’ quando l’arancia tocca l’acqua. Ho sentito Silvia, finalmente…l’ho trovata bene e sento sempre più voglia di rivederla e vedere un po’ come vanno le cose.




© Copyright 2003 Luca Palmieri

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