Capitolo II: Toronto
di Luca Palmieri


6-13 agosto 1996

Eccomi qui..TORONTO, grandissima città, capitale della provincia dell'Ontario. La prima cosa che mi ha sorpreso è stato il terribile caldo afoso e umido che c'era. Me l'avevano raccontato, ma dal vivo è diverso...proprio diverso. Che bel sole! Che fortuna!!! Vado con Mark nella sua macchina e ci dirigiamo verso casa!

E' assurdo...devo vivere un altra volta questa giornata. 6 ore di differenza sono molte. In macchina non faccio altro che guardarmi intorno: tutto è bestialmente GRANDE! Le strade, le auto...e che auto! C'è una marea di pick-up, furgoni alla A-Team, camion che sembrano bisonti, nessun motorino..."that's Canada!!!". E tutti senza frizione, col cambio automatico...ahhhhh...la cintura di sicurezza, quasi quasi me la dimenticavo!

Il caro vecchio Mark non dista molto da dove sono atterrato, e così arriviamo nel classico quartiere con villette unifamiliari con il prato verde, il canestro, la staccionata... proprio come ci si immagina. Ho conosciuto la simpaticissima famiglia di Mark, mi sono sistemato un po' e così per cercare di abituarmi subito all'orario siamo andati a giocare a tennis, in uno dei tantissimi campetti comunali della città.

Le giornate a Toronto sono state piene, e sono volate via...ogni giorno c'era da vedere qualcosa, ma soprattutto volevo vedere come si divertono i Canadesi. E' un divertimento un po' diverso dal nostro: a noi piace molto passeggiare, parlare...essere romantici. Lì la vita è tutta troppo frenetica; la gente non passeggia molto poiché è abituata al periodo invernale durante il quale con -20° la passeggiatina non è che sia tanto una buona idea. Così ci si siede in alcuni locali...i "club" dove c'è spesso musica dal vivo, musica di buona fattura...che varia di locale in locale. Sono stato in uno dei più importanti, il College bar, in College street e quella sera c'era del blues. E' un quartiere con molte botteghe italiane, e molte persone che vivono lì sono di origini italiane...basta vedere le Madonne fuori sui balconi. La musica è assordante...è veramente difficile parlare...e pensare che era solo blues! Quindi già da questo si vede che la gente non socializza più di tanto...sarebbe molto cafone andare vicino una ragazza e urlarle "CIAO COME VA?". Quindi si va lì per sentire la musica, fumare e "gettin' drunk" ma fino alle 2 di notte...le 3 al sabato. La notte quindi è più lunga qui in Italia. Ah...non si usa salutare le amiche con i classici bacetti sulle guance...infatti mi hanno squadrato subito come "italiano"!

Ma è molto bello visitare Toronto anche in bicicletta! E così in un giorno ci siamo fatti la bellezza di oltre 40km pedalando da Mississauga a Toronto, tra la miriade di parchi e campi da golf e sul comodissimo "bike path", pista ciclabile. Lo sport in Canada come negli U.S.A. ricopre una fetta molto importante nella vita della gente. Bisogna pedalare, pattinare o correre almeno per un po'. Ho visto gente di tutte l'età correre, e signore che non potendo lasciare il bimbo solo e non potendo rinunciare alla pedalata mattutina, usano un carrello attaccato alla bicicletta in cui c'è il pupo munito di casco e onnipresente cintura di sicurezza...e che spesso dorme!

Abbiamo costeggiato per un po' il lago Ontario, grande come un mare, ma purtroppo non molto pulito da permettere una bella nuotatina. E così dopo una luuuuuuunga pedalata si arriva sotto l'imponente CN tower, la torre più alta del mondo con i suoi 500 metri di altezza!!! E' visibile da qualsiasi punto della città, e se ammirata dalla base fa impressione perchè sembra ondeggiare! Sotto la torre si trova lo Skydome, dove ci sono le partite di baseball, basket e football, nonché concerti e manifestazioni.

Anche questa è una grandissima costruzione, costata moltissimo, con il tetto che viene aperto quando il tempo permette e resta chiuso in caso di precipitazioni. Dopo questa bella pedalata, mi era venuto un certo languorino. Sono in Canada, allora mi faccio un bell'hot-dog con...tutto! Ad ogni angolo ci sono piccoli carrellini con l'ombrellone che vendono economici e ottimi hot-dog.

E i negozi?! Ci sono centri commerciali in cui ti puoi perdere e dove puoi trovare di tutto. Negozi di sport immensi dove diventi pazzo! E ci sono molte boutique di abbigliamento o calzature con scritto sopra "MADE in ITALY", quando poi sono marche sconosciute qui da noi...ma "made in Italy" fa pensare subito che si tratta di lavori di ottima fattura. Tutti i Canadesi dicono che noi Italiani siamo i più eleganti del mondo...Mark aggiunge "gli italiani sono numero uno nell'eleganza, ma spesso hanno automobili tutte scassate"...eheheh...mentre lì è ovviamente il contrario: c'è gente che non si sa vestire (non tutti), ma che mantiene la propria auto come un gioiello! C'era una Chevrolet azzurra degli anni '60 che mi piaceva un sacco!

Con l'inglese me la cavo decisamente bene...ma l'accento qui è completamente diverso da quello che ti insegnano a scuola...la lingua parlata in Canada e USA è più bella, più scorrevole...più "slang" come dicono loro. A Toronto si parla solo l'inglese...difficilmente si possono trovare cartelli anche in francese. Comunque c'è gente che conosce anche il francese.

Toronto è una metropoli stile americano...ma in una città così moderna non si riuscirà mai a sentire il vero Canada...il "wild"! Basta muoversi un po'...l'Ontario è stupendo...è lì, tutto da scoprire; "ONTARIO, KEEP IT BEAUTIFUL" "ONTARIO, YOURS TO DISCOVER".


princeak@hotmail.com

CAPITOLO III TORONTO - NIAGARA FALLS
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