Capitolo III: Toronto, Niagara Falls
di Luca Palmieri


Chi si ferma a Toronto, non può non concedersi una passeggiata alle cascate del Niagara! E' una tappa obbligatoria! Sono talmente grandiose che le ho viste due volte: di notte e di giorno. Ci vuole poco meno di un'ora seguendo la Queen Highway, salvo traffico. E si arriva al confine con lo stato di NEW YORK negli U.S.A.

La prima volta che ci sono andato ci siamo fermati anche a Niagara on the lake, un caratteristico villaggio di inizio secolo con la strada principale e le casette in legno...ma purtroppo invaso dal commercio che toglie via il fascino vero. C'era infatti anche un negozio di aquiloni cinesi! Mah...

Da vedere c'è anche il monumento alla battaglia degli americani e degli indiani...che si trova in un grande parco curatissimo e che si affaccia sul lago Ontario. Da lì è anche possibile vedere in lontananza la sagoma di Toronto, con la CN tower che domina.

Sulla strada fra Niagara on the lake e Niagara Falls, c'è la più grande centrale idroelettrica del mondo che fornisce energia a buona parte del Nord America. E poi c'è "THE GORGE", una zona tipo un canyon, dove si incontrano masse d'acqua che formano un pauroso mulinello. E' possibile farsi un giro su una specie di funivia appesa tra Canada e USA, su uno strapiombo di una sessantina di metri su questo ribollire di acqua. E io ci sono andato! Il bello è che la funivia arriva sulla sponda Americana ma non si può scendere...o bisognerebbe mettere una dogana...

E finalmente...siamo in direzione delle cascate. La strada è fiancheggiata da bellissime ville...poi si passa su una statale finché si giunge in una cittadina sfavillante di luci, piena di gente, con musica! Niagara falls dalla parte canadese è simile a Las Vegas...certo in piccolo, ma l'ambiente è quello. Ma non mi interessa ciò...ho visto una nuvola bassa...è l'acqua della "horseshoe fall" che vola in aria. Così andiamo verso il parapetto, dove si accalca un sacco di gente...e lo spettacolo è unico. A sinistra si vede un ponte illuminato, il rainbow bridge che porta agli USA; poi girando lo sguardo piano piano verso destra, si vedono le American falls...grandiose...ma è quando si guarda a destra che c'è lo spettacolo:

le horseshoe falls (le cascate a forma di zoccolo di cavallo). Sono dalla parte canadese...e sono qualcosa di unico! Si sente il frastuono dell'acqua...si può vedere la forza della corrente...si intravede la base delle cascate perché vi è una nuvola di goccioline che vola nell'aria. Roba da rimanere a bocca aperta! Le parole si sprecano...è uno spettacolo da vedere di persona. I canadesi ne vanno fieri...affermano sia una delle 7 meraviglie del mondo, ma vagli a fare capire che le 7 meraviglie sono qualcosa di antico, quando il Canada ancora non era stato scoperto...ma niente: "this is one of the seven wonders"...sine sine!

Lo spettacolo è reso migliore di notte quando le cascate vengono illuminate da potenti fari, anch'essi alimentati dall'energia idroelettrica. Luci colorate che si alternano. E la gente rimane sempre di più a bocca aperta! Una bella pizza e via!

13 agosto 1996

Ma è di mattina che l'occhio spazia di più! Così il 12 agosto decidemmo di incontrarci con un'amica di Mark conosciuta tramite internet, Egisell...detta GEEZ...che dal West Virginia voleva farsi una passeggiata, 7 ore, per venirci a incontrare. E quale posto migliore che le cascate del Niagara? Ci siamo dati quindi appuntamento per il 13 al ristorante presso le cascate. Un po' di trambusto per il traffico all'entrata della highway...ma per fortuna siamo arrivati in orario all'appuntamento. Una sorta di "internet meeting"!

Tra la marea di gente che ammira le cascate, ho visto anche un gruppetto di Amish dalla Pennsylvania, sono riuscito a scorgere 3 ragazze! Sono loro...così ho esclamato "West Virginian!?", e loro "Luca!?". Ed eccoci qui...io, Mark, Egisell, Carrie e Jaqlin. Ci siamo messi a parlare...che fai che non fai...e ci siamo fatti una passeggiata lungo la cascata. E' stato un incontro molto divertente. Egisell è simpaticissima...e parla un ottimo italiano, poiché figlia di italiani. E' bello incontrarsi in carne e ossa. Avevano avuto problemi durante il viaggio...si era rotta la macchina non lontano da casa sua; per fortuna ha avuto un'altra macchina per non mancare all'appuntamento.

Per loro era la prima volta in Canada...come del resto anche per me! Chissà perché ma quando ci si conosce tramite internet e poi quando ci si incontra di persona...è come se ci si conoscesse da molto tempo! Così a me è sembrato. Egisell l'ho conosciuta quando usavo il computer di Mark...ma quando ci siamo incontrati era come se fosse stata un'amica da sempre. E' stata in Italia un po' di tempo fa e ne sente la mancanza... Le altre sue amiche non parlano italiano, così mi sono sbizzarrito con il mio inglese...o meglio americano, è più bello...ci siamo fatti delle belle chiacchierate, mi hanno chiesto come mi sembrava il Canada, e perché non le raggiungessi in West Virginia...magari!

Perché non ci facciamo una sconfinata in USA? Visto che basta attraversare solo un ponte! E così ci presentiamo alla dogana, dove ai cittadini canadesi non vengono sempre chiesti i documenti, ma a me che vengo dall'Italia hanno preso il passaporto e ho dovuto aspettare qualche minuto in dogana. Poi ho dovuto compilare una scheda con domande assurde tipo: "hai mai rapito bambini di nazionalità americana?", "hai mai fatto parte di gruppi terroristici?"...io ero tentato dal rispondere si, per vedere cosa poteva succedere...ma in fondo sono un bravo ragazzo. Dopodiché mi hanno ridato il passaporto e ho dovuto pagare $6!!! Altro che "un fiorino"!

Ed eccoci in suolo Americano...nello stato di New York...non lontano dalla città di Buffalo, che dicono non sia nulla di eccezionale. Sono in America!!! Qui niente alcoolici sotto i 21 anni...qui non si fumano le Marlboro...Clinton ha detto no! Niagara dalla parte americana non è nulla di speciale...ma c'è qualche locale molto bello...il classico HARD ROCK CAFE', la catena DENNY'S restaurant, dove abbiamo pranzato. E' un tipico locale anni '60...mi sembrava di essere in un film! Mi sono preso un panino con del "turkey"...cioè con del tacchino! Eh beh...sono negli states! Ci siamo fatti un sacco di risate...il mio piatto di chiamava "super bird", e poi c'era "chicken melt"...che io avevo letto "chicken merd"...va beh capita!

Parlando, parlando siamo riusciti a convincere le americane nel seguirci a Toronto dove hanno trovato una pensioncina (bed & breakfast) e così la sera siamo andati in giro per Toronto. Si sono divertite molto, poiché in West Virginia le città non sono poi così grandi. Camminando per le strade un signore ha esclamato un qualcosa...che io non avevo capito al volo visto la pronuncia molto stretta...io avevo capito "one beer for God", che significa "una birra per Dio", ma tutto sommato non è che abbia un significato, o forse il signore era un ubriaco religioso...così ne ho parlato con gli altri, e ci siamo fatti una bella risata: il signore vedendo tre belle ragazze aveva esclamato "what beautiful girls!!!", ma io avevo capito tutt'altro!...forse ero distratto da qualche cosa, magari dai bellissimi occhi blu di Jaqlin!

E' stata una giornata piena, come tutte le altre, molto divertente, indimenticabile, uno dei più bei giorni trascorsi in Canada...quando le ho salutate mi è dispiaciuto molto, poiché non sapevo quando le avrei reincontrate di nuovo. Comunque quando riattraverserò l'oceano, andrò a trovarle in West Virginia! ONE BEER FOR GOD!!!


princeak@hotmail.com

CAPITOLO IV TORONTO, MONTRAL, NEW BRUNSWICK
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